mercoledì 27 febbraio 2013

La monovolume nasce...nel 1914

Alfa Romeo 40-60 HP
Ripercorrere la storia delle auto a volte porta a scoperte sorprendenti. Perché forse non ce ne rendiamo conto, ma quando si parla di quattro ruote, tutto quello che poteva essere inventato lo è già stato. Solo che non ce lo ricordiamo. E per chi non ci crede, rivisitiamo per un attimo la storia delle monovolume, queste "invenzioni" degli anni '80 del secolo scorso, che oggi sono considerate la'udeale per il trasporto in compagnia o le famiglie, centri di aggregazione per i lunghi viaggi o per i trasporti multilpi. Multipli, appunto, come la 600 Multipla apparsa nel 1956. Primo esempio di quello che poi sarebbe diventata la Renault Espace, o in tempi più recenti la Chrysler Voyager? No. Perché anche la 600 Multipla FIAT del '56 non aveva inventato proprio niente. Nasce infatti nel 1914 la capostipite delle multiple, ed è targata Alfa Romeo. Si chiama 40-60 HP, ed ha una forma assai strana (sembra un po' un siluro), ma ha tutte le caratteristiche già allora delle auto monovolumi a trasporto multiplo. Il suo ideatore è un disegnatore geniale, si chiama Castagna, e la sua intuizione è quella di "compattare" il più possibile le posizioni di seduta all'itnerno dello spazio di un'auto e creare un unico open space per trasportare quante più persone possibili. A questa idea Castagna aggiunge altre due trovate: la posizione di guida, molto avanzata e a ridosso del muso della vettura (caratteristica anche della 600 multipla, che per questa sua unicità trovò tanta difficoltà a sfondare sul mercato) ed una appendice aerodinamica molto singolare, che dava alla carrozzeria l'apparenza di un siluro o di un gigantesco missile antesignano. La storia della Alfa Romeo 40-60 HP non fu di successo, così come non alto fu sempre il gradimento della 600 Multipla da parte del mercato, malgrado le rivisitazioni con colori accattivanti. La 600 Multipla, con i suoi sedili ribaltabili ed il pianale liberabile per formare un utile vano di carico divenne l'auto di taxisti e piccoli trasportatori, mai l'auto delle famiglie. Eppure oggi la monovolume è uno standard della produzione di tutte le case automobilistiche.

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